martedì 22 marzo 2011

Fotovoltaico a costo zero, la grande speculazione ed il bunga-bunga - Pietro Cambi

...se il suolo lo occupano, a centinaia di km quadrati, le rotonde alla francese, le aziende decotte in salsa di truffa comunitaria, i distretti industrali nati morti già sulla carta, le espansioni edilizie destinate a rimanere deserte, gli outlet delle grandi firme del sovrasfruttamento al nero multinazionale, scorticandolo, violentandolo, cementandolo per sempre, è una cosa che ci da un poco di fastidio ma la sopportiamo, con fiero cipiglio, in nome dello "sviluppo".

Se invece (FORSE) qualche decina di km quadrati viene PROVVISORIAMENTE occupato dal fotovoltaico è tutto uno stracciamento di vesti ed un digrignar di denti.

Ahh assassinio!!

Ahhh abominio!!

Vuoi mettere l'infamia di preziosi ettari di nobile paesaggio toscano deturpati dagli orridi cosi!!

Qualche decina di km quadrati??? In tutto? in tutta Italia?

Si, qualcosa di simile alle superfici coperte dalle rotonde alla francese realizzate nello stesso periodo,come ho già scritto.

SE tutto il fotovoltaico italiano, anche quello futuro fino a 8 GWp, fosse a terra occuperebbe 80 km quadrati di terreni MARGINALI (è ovvio che, salvo rare occasioni, nessuno tirerebbe giu' i vigneti di Brunello per metterci pannelli).

Terreni, che in ogni caso non possono che trarre GIOVAMENTO ad essere lasciati in pace per qualche decennio, anzichè essere arati, erpicati, rimestati, mescolati, sconquassati, impestati con diserbanti, concimi e schifezze artificiali varie. Le falde, pesantemente depauperate, specialmente nel sud non possono che trarre giovamento da uno sfruttamento inferiore o nullo…

IL FOTOVOLTAICO E' A COSTO ZERO !!!!

Beh, certo: e l'altra metà della cifra? E il fatto che in realtà gli incentivi sono molto più costosi, sulla scala di venti anni?

Ma questi sono soldi che vanno tutti allinterno del sistema paese italico. Intanto la metà rientrano, sotto forma di tasse, IVA, etc.

Una discreta quota va a creare una buona base monetaria per il sistema bancario, che finalmente, è in grado di avere un buon investimento a lungo termine e sicuro.

Se considerate quanto sovvenzionamo il resto del sistema, non solo produttivo /energetico ma anche industriale, converrete che non si può ritenere che questi siano REALMENTE un costo per il sistema paese.

Ma poi bisogna dirla tutta, se si parla di speculazione:

Quanto ci sono costati, sempre in venti anni, le cosidette "assimilate" alle energie rinnovabili, quelle si in mano a grandi player nazionali ( ed internazionali) che possiamo, con una certa precisione, definirespeculatori?

Il tutto meglio declinato sotto il nome di "scandalo del cip6" ?

Uh, guarda, circa la cifra indicata dal ministro.

35 miliardi di euro…

da qui

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