martedì 29 marzo 2011

Earthlings


attento, dopo potresti avere idee diverse, è pericoloso. - francesco

(nb: se clicchi cc, in basso, in rosso, scegli la lingua dei sottotitoli)



A causa della difficoltà di ottenere il materiale video (spesso girato con telecamere nascoste), la lavorazione di questo film è durata più di sei anni. Uscito nel 2005, è diventato probabilmente il documentario antispecista più visto ed efficace. La voce è quella di Joaquin Phoenix, e le immagini sono quelle di tutti gli animali che ogni giorno ci nutrono, ci vestono, ci divertono o ci tengono compagnia. Per farlo li uccidiamo, ed è inutile stare a chiedersi a che punto arrivi la loro intelligenza, o se siano in grado di ragionare come noi; il vero problema è che – qui sì, proprio come noi - possono soffrire. La diffusione dell'antropocentrismo e la convinzione che sia una cosa giusta e normale, dovuta anche a causa delle religioni, è per noi un motivo di grande vergogna, e questo documentario di 95 min. ce lo fa pesare nel modo più diretto possibile. Le immagini sono forti, a volte insopportabili.

Insomma, dopo averlo visto viene da dire che molto probabilmente il dominio dell'uomo sull'uomo non avrà fine finché non cesserà anche quello sulla natura.

da qui

2 commenti:

  1. Oggi ho finalmente trovato il tempo per vedere a schermo pieno, per intero, questo agghiacciante, toccante, commovente, splendido film, che mi ha fatto vergognare di essere umano, ma che andava visto, e anzi andrebbe proiettato ai ragazzi delle scuole superiori di tutto il mondo.
    Mi sento sempre più “specista” in senso inverso, nel senso che a volte mi auguro che gli animali possano sopravvivere per ereditare la Terra quando la bestiaccia uomo si sarà finalmente estinta (Ha ragione Mark Twain: siamo la creatura più detestabile!)
    La mia parte più infantile e focosa non è riuscita a non diventare cattiva, e questa cattiveria, onestamente e sinceramente, la riverso nel commento a caldo. Davanti alle torture sistematiche inflitte, a volte con godimento e compiaciuta mancanza di rispetto, a cuccioli non anestetizzati (come il taglio di corna, orecchie, becchi) non sono riuscito a non bestemmiare. Per non parlare delle scene nei macelli, o di quel bel cagnolone triturato vivo nel camion dei rifiuti. Vedendo cosa i giapponesi fanno ai delfini (ai delfini!) gli ho augurato altri dieci terremoti. Pensando alle troie che ancora indossano pellicce ho desiderato che la morte per elettrocuzione anale venisse inflitta a loro. Ai bastardi dei circhi auguro di morire di fame, o sbranati e calpestati dagli animali che ogni giorno seviziano. E non ripeteremo mai abbastanza come il tanto onorato torero sia solo un mezzo uomo vigliacco, un buffone assassino da due soldi. Sulla vivisezione no comment: per oggi ho esaurito le maledizioni.
    Anche se non amo la carne e ne mangio pochissima, non sono ancora un vegetariano, ma conto di diventarlo al più presto. Di certo stanotte sognerò gli occhi accusatori di tutti quei poveri esseri.
    Intanto grazie, Francesco, per aver esteso, anche se dolorosamente, e facendomi trattenere a stento qualche lacrima di rabbia, l’ampiezza e la profondità della mia coscienza.
    Altra nota di onore, e di merito, per il mondo dei blog!
    Ciao!

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  2. E' un film terribile, e necessario, e di certo merita tutta la diffusione possibile. Io ho smesso con carne e pesce, per fortuna, e sto benissimo. Non sono un estremista, formaggio, meglio se di capra, e uova, allevate all'aperto, le mangio, se uno vuole mangiare carne lo faccia, con la clausola di essere lui o lei ad ammazzare l'animale, altrimenti niente. Credo sia un problema di evoluzione della nostra specie, occorre creare un tabù, per la carne (almeno la produzione industriale) come per le centrali nucleari, possiamo ipotizzare che in un periodo storico siano state necessarie, ora non più. io sono d'accordo al 100% con George Carlin (http://amareproduzioniagricole.blogspot.com/search/label/George%20Carlin) per i blog, penso che siano uno strumento di conoscenza e diffusione culturale enorme, la bellezza è che sono orizzontali, non gerarchici, sta a noi usarli in modo efficace per fini utili. se non lo conosci ti rinvio a un bel lavoro, che Davide ed io abbiamo fatto un annetto fa, lo trovi in (http://liberarete.altervista.org/index.html), magari ti piace. a presto e grazie del commento con la pancia e con il cuore, oltre che con la testa.

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