giovedì 24 maggio 2018

Lollove: un paese sardo si scopre perfetto per i matrimoni - Cristina Nadotti

Ridi di gusto, amore!", l'esortazione è già nel nome del paese, Lollove ("lol" cioè laughing out loud e love), perfetto per attirare sposi in cerca di un'ambientazione rurale e unica. Proprio quella che offre il borgo a 15 chilometri da Nuoro, Nell'era di Internet, però, non bastano paesaggio, sito storico e tradizioni per garantire visibilità, così Lollove non esita a fare di quel "love" un marchio per attirare l'attenzione e proporsi come destinazione di punta per i matrimoni nel centro dell'isola.

"In effetti il nome ci viene incontro e lo vogliamo sfruttare - ammette Valeria Romagna, assessora alle politiche sociali di Nuoro - Lol-Love è già una "love destination", dove le parole amore e divertimento compongono lo stesso nome del borgo. Ma il nostro progetto è ampio e si fonda su elementi ben più solidi. La promozione di Lollove rientra nel piano strategico regionale del turismo e qui in Barbagia stiamo lavorando per un’offerta turistica che vada oltre la stagione balneare. Il settore wedding può essere una buona alternativa, perché ci permette di far conoscere le bellezze del nostro interno. Lollove è un gioiellino di per sé, che ben rappresenta la ricchezza del territorio di cui Nuoro è capoluogo".

Dietro al lancio di Lollove come borgo dell'amore c'è però anche una storia personale, quella di Francesca Floris, fotografa di 37 anni che, come molti sardi, ha cominciato a lavorare all'estero e riportato la sua esperienza a casa. "Ho iniziato a fare la fotografa matrimonialista in Irlanda - racconta Floris - e conosco la passione degli stranieri per le destinazioni autentiche. In Sardegna si celebrano molti matrimoni sulle spiagge, ma il mercato sta cambiando, soprattutto gli americani cercano ambientazioni più caratteristiche e spesso non riescono a trovarle da noi. Ecco perché sono voluta tornare a Nuoro e penso che Lollove sia perfetta".

Floris ha così organizzato, insieme al Comune di Nuoro che ha concesso soltanto il patrocinio, a un collega fotografo, Antonio Patta, e alla videomaker Chiara Mela un matrimonio di prova, per far vedere cosa offre Lollove. L'ambientazione è stata curata seguendo un'idea precisa: "Mi sono ispirata alla letteratura e al luogo - spiega la fotografa - ho creato delle immagini sperando di evocare la natura di Lollove e le opere di Grazia Deledda (il romanzo La madre è ambientato nel borgo, n.d.r. ) e a modo mio anche la tradizione. Un esempio è la gallina bianca, infatti un tempo, non troppo lontano, la mattina del matrimonio lo sposo donava una gallina bianca alla sposa. La gallina simbolo di prosperità e bianca come i capelli bianchi, quindi augurio di longevità".

Il matrimonio di prova non è servito soltanto per creare delle immagini pubblicitarie, perché Floris ha già pronta la squadra per offrire il pacchetto completo, con ristorante per il catering, wedding planner e servizi come trucco e acconciatura della sposa. Mancano, insomma, soltanto gli sposi veri, ma sia l'assessora Romagna, sia la fotografa sono ottimiste e soprattutto appassionate, come i sardi sanno essere quando parlano della loro isola. "Vorrei mostrare l'essenza vera della Sardegna - conclude Floris - perché quando frequento corsi e convegni nel Nord Europa sento che gli stranieri conoscono le spiagge sarde, ma cercano per i matrimoni destinazioni "country" e non sanno di poter trovare da noi anche quelle.

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