venerdì 4 maggio 2018

Il regalo di Martina alla Bayer: pesticidi neonicotinoidi a tappeto nel Salento - Gianluca Ricciato




Un provvedimento governativo impone un attacco chimico senza precedenti ad una delle terre più amate d’Italia, meta turistica di tutta Europa, al suo ecosistema e alla sua biodiversità, alla sua economia basata su cibo genuino e bellezze naturali, alla popolazione nativa e alle tante persone che in questi anni hanno scelto di trasferirsi proprio per la peculiarità del rapporto tra natura e cultura. A rischio perfino le certificazioni biologiche del territorio: anche Aiab, il principale organismo di controllo bio italiano, prende posizione. Dove sono le evidenze scientifiche dei benefici dell’Imidacloprid rispetto al disseccamento degli ulivi, tanto da bilanciare i suoi costi? Oppure si tratta di finire le scorte di questo pericoloso pesticida della Bayer, visto che dal 2019 sarà vietato in tutta Europa?

Di regali alle multinazionali gli ultimi due governi fotocopia di finta-sinistra ne hanno fatti tanti, ma forse questo è il più spettacolare di tutti: con la scusa della Xylella o forse proprio grazie al fatto di essere riusciti a propagare questo batterio in Salento (ma non si  hanno elementi per stabilire con certezza condivisa né le origini né la reale portata del batterio), il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha imposto a partire dal 2 maggio, per decreto, l’utilizzo a tappeto di pesticidi neonicotinoidi in tutto il Salento, per il periodo maggio-dicembre.
Gli stessi neoenicotinoidi sono ormai riconosciuti come pericolosi “apicidi”. Ma la cosa assurda e davvero sensazionale è che pochi giorni fa, il 27 aprile, “i paesi membri dell’Ue hanno approvato la richiesta della Commissione di porre fine all’utilizzo nei campi all’aperto dei tre neonicotinoidi nocivi a partire dalla fine del 2018, consentendone l’uso solo in serra.” [da E’ arrivato lo stop ai pesticidi]
E’ dunque, il decreto Martina, un risarcimento alla Bayer, imposto per decreto esattamente nella finestra di tempo che rimane prima dell’attuazione delle decisioni europee? Non è forse arrivato il momento di voltare pagina e riflettere su quello che sta succedendo a questa sinistra geneticamente modificata che fornisce e promuove servitù coatte al capitalismo finanziario? Maurizio Martina è l’attuale reggente del PD, ricordiamo.
Non è arrivato il momento di svegliarsi dall’assuefazione del “popolo della sinistra” ad uno scientismo criminale applicato pavlovianamente e fideisticamente a tutta l’esistenza, con la giustificazione di emergenze inventate sui media e puntuali come un orologio, e con soluzioni peggiori dei problemi, ogni volta che c’è un investimento da fare da parte di un colosso economico?
Invece di vomitare bile ogni giorno contro i vegani e l’omeopatia per sfogare le sue psicosi, non sarebbe ora che l’uomo medio civile uscisse dal silenzio complice di crimini planetari e aprisse gli occhi sulla devastazione dei territori, in questo caso di un Salento già martoriato da altre follie criminali quali Tap e discariche abusive?  
Ci rendiamo conto che il vassallaggio dei governi di centrosinistra a tutto questo, ogni giorno, non fa che alimentare fascisti e sovranisti, a cui viene servita su un piatto d’argento ogni giorno materia per il loro finto gioco anti-sistema?
Come può essere accettabile per il senso comune, e per un senso comune “progressista”, l’imposizione di un avvelenamento alle persone, alla biodiversità e a tutto il territorio, ma soprattutto ai danni di chi da anni e decenni pratica forme di salvezza del mondo, agricoltura naturale, stili di vita sostenibili e altri mondi possibili rispetto alla necrosi capitalista? E gli esempi virtuosi in Salento sono innumerevoli, oltre al fatto che ad essere in pericolo è la stessa salubrità del territorio e la sua economia basata principalmente, appunto, sulle risorse naturali.
Siamo tutti a favore dell’ambiente e della salute?  Forse no, c’è chi lo dice e c’è chi lo pratica. E c’è chi invece di avere un atteggiamento critico nei confronti dell’informazione – come se non bastassero decenni di strategia della tensione e stragi di stato insabbiate – urla “fake news” ogni qualvolta qualcuno tenti di indagare sugli intrighi, le incongruenze o le palesi falsità di versioni ufficiali a dir poco traballanti. In nome di una fede scientista che ha ormai abdicato anche allo stesso metodo scientifico e che considera oggettive informazioni e visioni del mondo provenienti da imbarazzanti siti antibufala, divulgatori scientifici assunti direttamente dalle multinazionali e testate giornalistiche colluse con gli interessi dei loro stessi finanziatori.
Denunciare un governo che in Europa vota a favore, insieme ad altri governi, per bandire una sostanza chimica, e negli stessi giorni impone su un suo territorio l’utilizzo della stessa sostanza non è complottismo ma è ovvietà, è senso di giustizia, è capacità di vedere un paradosso logico, è buon senso sociale che dovrebbe avere ogni sincero democratico, se le sue idee non fossero state oscurate dal senso comune che oggi giustifica qualsiasi decisione in nome di una scienza che ovviamente non è più tale, ma è una parola-feticcio svuotata di senso e utilizzata per imporre un’ideologia. Il re è nudo e cammina per strada tranquillamente, tanto il popolo non lo vede perché ha i paraocchi tecnologici ed è imbottito di psicofarmaci. Altro che Medioevo, questo è il controllo biopolitico arrivato al suo stadio finale.


Ma se si vuole arrivare, come in questo caso, non solo a deridere e denigrare socialmente, ma anche a rendere fisicamente impossibile la vita a chi pratica il cambiamento, non siamo forse vicini ad un punto di non ritorno per questo sistema sociale ed economico, e per questa fiction mediatica autoritaria e violenta chiamata – altro feticcio svuotato di senso – democrazia? O dobbiamo desertificare prima l’intero sistema Terra, in nome del nostro stile di vita e del profitto capitalista? Le alternative esistono, da decenni, alcune da millenni, ma ora sono ufficialmente sotto attacco. Ora è emergenza.

O forse, semplicemente, le cose stanno inevitabilmente cambiando, troppe persone sono ormai consapevoli dell’insostenibilità di un sistema come questo, anche se nella “politica” ufficiale esistono poche “sponde” per rappresentarle. E’ per questo che il delirio reazionario scientista sta usando tutte le sue armi per difendere il modello capitalista, anche le più assurde?
Il decreto Martina del 13 febbraio è leggibile sul Numero 80 della Gazzetta Ufficiale

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