martedì 7 ottobre 2014

trichechi in spiaggia

Sabato scorso durante una ricognizione aerea gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) – l’agenzia federale statunitense che si occupa di clima e meteorologia –hanno avvistato e fotografato 35mila trichechi, ammassati su una spiaggia non lontano dal villaggio di Point Lay, nell’Alaska nord-occidentale. Solitamente i trichechi non si spingono sulla terraferma, ma trascorrono il tempo sul ghiaccio marino – i blocchi di ghiaccio galleggiante formatisi dal congelamento delle acque superficiali – da dove cacciano molluschi e crostacei e si riposano tra uno spostamento e l’altro. Gli scienziati però non sono riusciti ad avvistare nessun blocco di ghiaccio nella zona: è normale che in estate si sciolgano per l’aumento della temperatura, ma negli ultimi anni il fenomeno è più frequente a causa del riscaldamento climatico, che rende sempre più difficile la ricomparsa dei blocchi e più facile il loro scioglimento. Secondo un rapporto della NOAA pubblicato a settembre la temperatura della superficie dell’acqua nel Nord Pacifico non è mai stata così alta per così tanto tempo…

Mentre il ghiaccio nel Mare dei Chukchi sembra aver toccato il suo minimo storico, 35.000 trichechi si sono ammassati  su una spiaggia vicino al villaggio di Point Lay, nel nord-ovest dell’Alaska. L’impressionante ammasso di trichechi del Pacifico (Odobenus rosmarus divergens) è stata fotografata per la prima volta da un aereo con a bordo  biologi che effettuano ricerche per la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa).
Chadwick Jay, un ricercatore a capo del Pacific walrus research program  dell’U.S. Geological Survey, ha detto all’Alaska Dispatch News: «E’ sicuramente un’aggregazione di buone dimensioni. E’ paragonabile ad un raduno nella stessa zona nel 2011 e a pochi altri negli ultimi anni». Jay si riferisce ai  30.00 trichechi avvistati nel 2011 lungo un Km di costa, ma questa volta sembrano ancora di più e secondo i biologi della Noaa e si tratta probabilmente del più grande raduno sulla terra ferma di questi mammiferi marini mai documentato  nel nord-ovest dell’Alaska. Eppure, secondo i biologi, i trichechi devono  affrontare gradi pericoli quando si affollano a terra. In questo periodo dell’anno questi enormi pinnipedi nel Mar dei Chukchi sono generalmente femmine e giovani e i trichechi più piccoli rischiano di essere travolti e uccisi durante le fughe precipitose dell’intero branco di fronte a un predatore. Inoltre le spiagge sono lontane dai luoghi migliori per alimentarsi che  normalmente sono molto più a largo, sulla scarpata della piattaforma continentale. Per questo i trichechi utilizzano il ghiaccio galleggiante come piattaforme per riposarsi e prendersi cura dei loro cuccioli e poi per andare a scovare conchiglie e molluschi sul fondo del mare…

Un tricheco medio.
Un tricheco come tanti.
Un tricheco qualunque.
Usate pure l’espressione che più vi aggrada per pensare al sottoscritto.
Ciò che conta è che sia generalizzante al massimo.
Perché è la verità, davvero.
Non sono nulla di speciale.
Faccio tutto quello che i trichechi fanno, ogni giorno.
Dal dormire al russare, dal nutrirmi al defecare, dal grattarmi le parti basse sino a immaginare di essere quello che non sono.
Nel mio caso un tostapane, ma non lo dite in giro, altrimenti mi rimandano in clinica.
Banale, lo so...

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