lunedì 2 settembre 2013

vota bianco, dice la Ferrero

“La Germania vota bianco!”. Sbaglia chi pensa allo slogan di una campagna elettorale.
Siamo invece nello spot che Ferrero ha consegnato agli annali della pubblicità per le accuse di razzismo e xenofobia.
In Germania la corsa per le prossime elezioni è ormai entrata nel vivo. Ferrero, che ha il problema di lanciare nel mercato tedesco i nuovi cioccolatini bianchi, Küsschen, d’accordo con M&C Saatchi, una delle più grandi società pubblicitarie del mondo, si chiede: perché non approfittarne?
Nello spot, trasmesso per un brevissimo periodo e poi ritirato in seguito alle polemiche, il simpatico dolcetto/candidato alle elezioni, sostiene l’importanza di una scelta bianca in Germania: “Tutti noi vogliamo far diventare questo Paese più gustoso, vogliamo il bianco Ferrero Küsschen per sempre“.
La folla a lui dinanzi di giovani, belli e (guarda un po’) bianchissimi tedesconi, è pronta ad acclamarlo, urlando e innalzando cartelloni con la scritta “Yes weiss can”, un gioco di parole che richiama il motto del primo Obama “Yes, we can”, con un “weiss” (bianco) al posto del “we” (noi)…

2 commenti:

  1. la classe dirigente cresciuta negli ultimi 25-30 anni, in una fotografia perfettamente riuscita. La spiegazione del perché della crisi: con dei capi come questi, dove vuoi andare?
    per fortuna, alla Ferrero c'è ancora qualcuno che sa lavorare bene, come alla Parmalat di Tanzi (alla Fiat ne dubito), ma se lasciassero campo libero ai "creativi" e a quelli del marketing, verrebbe giù tutto come Pompei.
    Non è un esempio che faccio a caso: la cultura italiana, la tv, il cinema, tutto è stato governato da dirigenti come quelli di questa notizia. I risultati li abbiamo sotto gli occhi: eravamo un Paese di riferimento in tutti i settori, ormai siamo un posto come tanti.
    A governare tutto questo, non dimentichiamolo, c'è stato un idiota che per far vendere più Fiat aveva proposto di usare per tutte le Fiat il marchio Ferrari (la Panda Ferrari, vrum vrum...)
    Per il bene della Ferrero, piazza pulita di dirigenti simili.

    RispondiElimina
  2. i creativi avrebbero bisogno, affianco, di un non creativo.
    penso a una macchina chiamata "Pajero", in Spagna ha un altro nome, il significato di quella parola, in spagnolo, è segaiolo.
    le correzioni vanno fatte sempre prima, dopo è un problema.

    la classe dirigente...
    a volte ci sono stati imprenditori illuminati (penso a Olivetti, per esempio, ma anche Del Vecchio credo sia uno in gamba), ma la maggior parte sono stati e sono dei padroni, più che classe dirigente, razza padrona (e predatoria), come si diceva un tempo, spesso con pochi legami col territorio (vedi quelli che scuotano le fabbriche dei macchinari, ad agosto, per la Polonia o la Bosnia).

    si dice che il pesce comincia a puzzare dalla testa, a vedere la nostra classe dirigente e quella politica il nostro paese sta morendo.

    RispondiElimina