martedì 7 febbraio 2012

Land grabbing in Italia

A quanto sembra - secondo i calcoli di Palazzo Chigi - vendere i terreni a destinazione agricola di proprietà del demanio porterà nelle casse dello Stato circa 6 miliardi di euro. A pensarci bene, neanche così tanti. Quale sia il rischio e la perdita in termini strettamente economici di una così colossale dismissione, invece, lo può capire anche un bambino. Eppure, tutto ciò sta succedendo…

Chi saranno, allora, i clienti interessati a comprare il terreno demaniale? "Di interessi ce ne sono molti e variegati - osserva Alessandro Triantafyllidis, presidente dell'Aiab - l'esperienza dei paesi del sud del mondo ci ha già mostrato il fenomeno del 'land grabbing'. La popolazione aumenta, c'è grande interesse da parte di multinazionale e corporazioni a comprare terreno 'vuoto', sia per coltivare cibo, che per utilizzarlo ad altri scopi: biodisel, pannelli fotovoltaici e cose varie. O anche per fare semplicemente rendita, ovvero latifondo. Poi c'è da temere che vi si possano infiltrare anche interessi della criminalità organizzata: mafia, 'ndrangheta, che così potrebbe riciclare denaro sporco".
Il decreto prevede che i terreni siano venduti senza asta per un valore inferiore ai 100 mila euro e con asta pubblica per valori superiori. Il prezzo è quello stabilito annualmente da un decreto presidenziale : in pratica circa 20 mila euro l'ettaro. Lo Stato ne metterà in vendita 340 mila. L'affare si ingrossa se si considera che il decreto stabilisce la non edificabilità e il mantenimento della vocazione agricola soltanto per i primi 20 anni. Come dire, il futuro è già qui…

2 commenti:

  1. una storia già vista: come i palazzi delle Poste, delle Ferrovie, degli Enti? Quelli venduti a dieci e rivenduti a mille dai soliti noti? Mah... (per esempio, come si chiama il padre della mamma della figlia di Casini?)

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  2. tutte la cartolarizzazioni sono furti di beni comuni.
    per avere quei soldi si poteva fare una patrimoniale sui ricchi veri o vendere quei beni (di tutti noi) a prezzi da ipersaldo a quei ricchi.
    tutti, destra e sinistra, hanno fatto questa politica, nemica dei beni comuni e del popolo, e questi basta a condannarli nella storia, quando avremo finito di farla scrivere a loro.

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